I guanti per pulizie professionali sono Dispositivi di Protezione Individuale obbligatori per legge. Il guanto deve essere conforme alla norma UNI EN 420 e riportare le seguenti informazioni: nome e marchio del fabbricante, marchiatura CE, taglia, indice di protezione da 1 a 6 e referenza.
Indispensabili anche la data di produzione e di scadenza e la segnalazione di sostanze potenzialmente allergizzanti.
Ma qual è il guanto migliore per le pulizie professionali? Difficile dare una risposta immediata, diciamo che dipende soprattutto dal genere di pulizia professionale. Pulire una camera d’albergo non è uguale a pulire un ufficio, dato che ad ogni superficie corrisponde un tipo di prodotto pulizia idoneo e ambienti diversi sono correlati a rischi diversi.
Attrezzature e prodotti pulizia: scegliere la sicurezza e la qualità
I guanti per pulizie devono rispondere a svariati requisiti: la pulizia delle toilette richiede ad esempio un guanto più resistente e più impermeabile contro rischi microbiologici e contatto di sostanze chimiche nocive.
Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di prodotti monouso. Possiamo scegliere guanti con o senza polvere, una specie di talco di amido di mais antiallergico che serve da lubrificante e facilita la calzata. È una scelta in gran parte soggettiva, dato che l’aggiunta della polvere modifica la comodità del guanto ma non le sue caratteristiche tecniche.
Di solito sono guanti ambidestri: sebbene non anatomici, sono talmente sottili che si adattano perfettamente alla forma della mano.
L’aspetto da tenere in maggior considerazione nel momento della scelta è sicuramente il materiale.
I guanti in vinile
Analizziamo per primi i guanti monouso in vinile. Si trovano in egual misura con o senza polvere e sono la scelta più ovvia per i lavoratori allergici agli altri materiali. Sono realizzati con materiali sintetici, soprattutto PVC e ftalati, e quindi non riciclabili.
Offrono un’ottima sensibilità e destrezza, ma sono poco impermeabili. Sostanze chimiche acide o prodotti per pulizie più aggressivi possono passare attraverso il guanto e danneggiare la pelle. Sono anche meno elastici degli altri e quindi meno resistenti: possono cedere a sollecitazioni o strappi, esponendo il lavoratore a rischi microbiologici. Più sono fini, meno proteggono da eventuale perforazione o permeabilità, ma sono perfetti per i lavori di pulizia più delicati. Il guanto praticamente non si sente e la mano può muoversi liberamente senza alcun impedimento.
Permettono una manipolazione molto fine, adatta anche alla cura e alla pulizia dei dettagli. Visto l’utilizzo prolungato, è importante sottolineare che, oltre a essere molto malleabili e confortevoli non causano allergie da contatto o reazioni di ipersensibilità.
I guanti in lattice
Caratteristiche diverse hanno i guanti monouso in lattice. Nelle due variabili con o senza polvere offrono elasticità, sensibilità e un’eccellente protezione da rischi biologici. Hanno infatti un ottimo livello di impermeabilità perché la loro composizione a partire da una sostanza liquida li rende meno porosi dei guanti in vinile.
Dato che il lattice è una sostanza naturale estratta dalla pianta di Hevea Brasiliensis, conosciuta anche come Albero della Gomma, questi guanti sono biodegradabili. Proprio per la loro origine vegetale, però, possono dar luogo a fenomeni di allergie e sensibilizzazione. Sono più resistenti a perforazioni e strappi di quelli in vinile, ma non raggiungono comunque uno spessore che li renda adatti a maneggiare oggetti taglienti.
La loro resistenza chimica è modesta, quanto più sono sottili, tanto più prodotti e detergenti per la pulizia più aggressivi come la candeggina li possono corrodere. Sono adatti a lavori di pulizia generici ma anche per operazioni più delicate, perché, grazie a una perfetta vestibilità, offrono manualità e precisione. La loro caratteristica principale è proprio l’elasticità, infatti sono perfettamente aderenti e non creano alcun tipo di ingombro che potrebbe ostacolare il movimento.
Esistono anche guanti in lattice riutilizzabili venduti al paio (mano destra - mano sinistra). Oltre all’indubbio vantaggio per l’ambiente, questi guanti sono più resistenti di quelli monouso perché più spessi. Offrono una qualità e un confort superiore, e alcuni modelli anche interno felpato in cotone per un confort ottimale, zigrinatura antiscivolo per una presa a prova di rischi, estremità antigoccia e finitura satinata per un guanto particolarmente morbido e setato.
Vanno puliti benissimo, specie dopo pulizie di sanitari o diventeranno essi stessi veicolo di trasmissione di sporco, mentre i guanti usa e getta hanno il vantaggio di non richiedere nessuna cura in quanto, appunto, buttati via alla fine del turno.
I guanti in nitrile
Passiamo ora a esaminare i guanti monouso in nitrile, di solito ambidestri, con o senza amido. Sono ottimi prodotti per le pulizie professionali: offrono un’eccellente protezione da rischi chimici, microbiologici e meccanici.
Il livello di permeazione è particolarmente basso: sono guanti-barriera contro le sostanze chimiche e quindi adatti anche all’utilizzo dei detergenti più concentrati. Rispetto ai precedenti sono più resistenti a strappi, perforazioni, abrasioni o tagli e quindi più adatti a lavori di pulizie particolarmente impegnativi.
Sono adatti anche a pulizie di ambienti con un’alta concentrazione di batteri, dove è alto il rischio di contaminazione microbiologica. Permettono un’ottima capacità di movimento e sono adatti anche in caso di pelle sensibile per il loro alto livello di biocompatibilità; inoltre, difficilmente provocheranno reazioni allergiche.
La superficie dei guanti in nitrile è micro-ruvida: questo significa che la presa è ottimale e non c’è alcun rischio di scivolamento. Anche per questo motivo sono particolarmente apprezzati come prodotti per la pulizia, pensiamo a quante volte un addetto alza o sposta degli ingombri per pulire.
Esistono anche guanti in nitrile riutilizzabili: come per quelli in vinile, ci sono modelli che offrono un confort ottimale e una protezione praticamente totale a rischi meccanici, chimici e microbiologici. I modelli più all’avanguardia possono essere zigrinati con grip antiscivolo, felpati o più alti per proteggere oltre il polso.
I guanti in neoprene
L’ultimo materiale utilizzato è il neoprene. I guanti monouso in neoprene stanno prendendo campo nel settore delle pulizie professione grazie allo sviluppo delle tecnologie legate ai materiai sintetici. Si tratta infatti di una mescola di lattice di gomma naturale e policloroprene. Hanno ottime qualità di resistenza a rischi chimici, meccanici e microbiologici, e questo significa che possono essere usati per lavori di pulizia a contatto con detergenti aggressivi, sporco e batteri e sottoposti a lavori di fatica, quali lo spostamento di mobilia.
Molti dei modelli riutilizzabili presenti sul mercato offrono guanti clorinati: cosa significa? Si tratta di guanti che hanno subito un lavaggio in acqua e cloro. Se la clorinatura è esterna, il cloro modifica la struttura chimica della superficie del guanto migliorando la resistenza e la presa, se invece la clorinatura è interna, la superficie a contatto con la mano risulta più accogliente, la calzata è più agevole e si crea uno schermo protettivo contro rischi di allergie e dermatiti
Scegliere la taglia giusta
Sembra banale aggiungerlo, ma è fondamentale che il guanto sia della giusta taglia.
Le misure dei guanti per pulizie vanno dalla XS alla XL. Ogni operatore deve avere il guanto migliore per la sua mano per lavorare comodamente. Un guanto troppo piccolo, oltre a essere scomodo, sottoporrà la superficie a una sollecitazione eccessiva che potrebbe diminuirne la resistenza, mentre un guanto troppo grande non sarà sicuro in quanto non perfettamente aderente.
Gli addetti alle pulizie mettono a dura prova le loro mani: per molte ore le sottopongono a sforzi e contatto con sporco, materiale a rischio microbiologico e sostanze chimiche dannose per la pelle, come detergenti concentrati, candeggina e sostanze alcooliche. Mai sottovalutare l’importanza del guanto. È fondamentale tutelare la salute delle mani e della pelle e solo un guanto di ottima qualità può farlo.