Pulire a fondo non è mai semplice e il pavimento è la zona in cui lo sporco si accumula più facilmente. Per ottenere un pavimento non solo pulito, ma igienicamente sicuro, esistono moltissimi detergenti professionali in grado di distruggere agenti patogeni, microrganismi, batteri e germi. Molti di questi sono marcati come Presidio Medico Chirurgico e rientrano nel piano di autocontrollo HACCP.
Ma oltre ai detergenti, esistono moltissime attrezzature per pulizie che facilitano il lavoro, rendendo la pulizia più rapida, agevole ed estremamente accurata. Si tratta di scope, mop, secchi, carrelli e spingiacqua progettati appositamente per l’uso professionale e adatti anche alle grandi superfici. Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.
Scope
Quando parliamo di pulire un pavimento, togliere la polvere e lo sporco visibile è il passaggio iniziale e indispensabile. Il primo pensiero va alle scope, diverse a seconda del tipo di sporco e di pavimento.
Innanzitutto parliamo delle setole, che possono essere morbide o dure. Cosa cambia? Diciamo che mentre le setole dure portano via la sporcizia più resistente, quelle morbide rimuovono la polvere più fine. La scelta, ovviamente, sarà ponderata in base al tipo di ambiente da pulire: per una camera d’albergo con parquet va bene una scopa con setole morbide, che sono anche più delicate, per un vialetto esterno o per magazzini servirà sicuramente quella a setole dure.
Anche le scope a uso alimentare hanno setole rigide e sono in materiale plastico non termolabile perché devono essere sterilizzate con il vapore, dato che il loro utilizzo in cucine, mense, macellerie, caseifici e industrie del comparto food le espone a seri rischi biologici.
La scopa per esterni è generalmente più dura e il suo utilizzo è sconsigliato su superfici delicate. La scopa in saggina con manico di legno è perfetta per superfici ruvide e grezze come terrazze, corti e giardini, mentre per i marciapiedi esiste una particolare scopa in plastica, con setole grosse e tagliate in diagonale.
La scopa industriale, invece, è in nylon e si contraddistingue per le grandi dimensioni, fino a un metro, che le permettono di pulire rapidamente spazi molto ampi come fabbriche e capannoni industriali.
La scopa a frange in cotone o acrilico va bene solo per gli interni e su pavimenti che non presentano sporco grasso o unto. Le frange, infatti, servono a rimuovere i residui più fini e sono perfette per polvere, capelli o peli di animali. Il vantaggio è che intrappolano lo sporco e non lo sollevano, lo svantaggio sta nel fatto che le frange richiedono un lavaggio accurato e un ricambio frequente. La pratica scopa a forbice con frange, grazie al doppio telaio, permette un notevole risparmio di tempo e raccoglie fino all’ultimo granello di polvere per un pulito davvero impeccabile.
Per quanto riguarda i manici, esistono sia di legno che di alluminio e l’altezza varia dai 130 ai 150 centimetri. Attenzione all’attacco: alcune scope richiedono il bloccaggio con i fori, altre con il sistema a vite con la filettatura.
Chiaramente per spazzare il pavimento serve anche un alzaimmondizia, che può essere di plastica o di ferro. L’importante è la qualità del manico, che deve essere ben stabile, resistente e non troppo leggero.
Mop e spazzoloni
Una volta che abbiamo rimosso lo sporco visibile, possiamo passare a lavare il pavimento. I sistemi sono fondamentalmente due: con il mop o con lo spazzolone e un panno. Qual è la differenza? Con il mop si risparmia tempo grazie allo strizzatore, mentre il panno per lo spazzolone richiede immersione e strizzatura a mano in un apposito secchio con acqua e detergente.
Il mop, però, lascia la superficie più bagnata, mentre passando lo spazzolone il pavimento asciuga molto velocemente e non rimangono segni. Per marmo e parquet meglio lo spazzolone, per gres o pavimenti molto resistenti va benissimo anche il mop.
Esistono vari tipi di mop a seconda del tipo di rivestimento da trattare. I mop a vite, in cotone, microfibra o materiale sintetico, sono i più comuni e vanno bene per qualunque superficie, si avvitano al manico e si lavano in lavatrice dopo l’uso. Quelli in microfibra, in particolare, puliscono a fondo e trattengono lo sporco.
I mop ritorti non si possono inserire direttamente sul manico, ma necessitano di una specifica pinza. Anche in questo caso, cotone, microfibra o materiale sintetico assicurano una perfetta pulizia e un tempo di asciugatura molto ridotto grazie alle fibre ritorte ad altissima capacità assorbente.
Il mop piatto va bloccato sul telaio e quindi avvitato al manico, assomiglia allo spazzolone, ma si strizza nell’apposito carrello. In questo caso, attenzione all’eccesso d’acqua. La tessitura piatta, infatti non è molto assorbente e si rischia di lasciare il pavimento troppo bagnato.
I secchi con strizzatore semplificano di molto il lavoro, perché con una semplice mossa della leva il mop è pronto per essere passato.
Per garantire un pavimento perfettamente lucido e senza macchie d’acqua meglio affidarsi allo spingiacqua. La spatola in plastica gommata, utilizzabile su qualunque manico grazie all’attacco universale, permette di raccogliere l’acqua in eccesso per accorciare i tempi di asciugatura. Si tratta di un accessorio molto comodo, leggero e praticamente indistruttibile.
Se il lavaggio del pavimento viene fatto con lo spazzolone, avremo bisogno anche di uno specifico panno. I più comuni sono quelli in cotone pesante, che hanno il vantaggio di resistere ai lavaggi in lavatrice fio ai 60 gradi. La microfibra, però, non lascia aloni né “pelucchi”, è ugualmente resistente e garantisce una perfetta lucidatura.
Il panno antistatico è perfetto per rimuovere polvere e capelli, cattura lo sporco e non lo rilascia in giro, ma non contiene detergenti né disinfettanti e quindi non può essere utilizzato al posto del panno bagnato, ma solo come ritocco finale.
Nella scelta dei secchi, meglio preferire quelli con manico ergonomico e più ampi, almeno 12 litri. Si trovano anche in versione ecologica in plastica riciclata e riciclabile, in vari colori e dimensioni.
Carrelli per pulizie
L’attrezzatura più pratica e immancabile, soprattutto per pulizie ai piani di strutture ricettive, è sicuramente il carrello. Dotato di ruote telescopiche, permette di spostare agevolmente e avere sempre a portata di mano tutto l’occorrente per le pulizie. Il modello più semplice prevede un secchio con strizzatore, ma si arriva anche a modelli con due secchi, un portasacco per l’immondizia e pratici cestini per detergenti, panni, sacchetti di ricambio.
Le attrezzature per pulizie professionali sono un valido alleato per le pulizie. I pavimenti, in particolare, richiedono tempo e fatica ma questi pratici accessori possono davvero facilitarci il lavoro. E se possiamo avere gli stessi risultati con meno tempo e meno fatica, perché farne a meno?