Tappeti e moquette sono rivestimenti molto comuni nelle nostre case. Chiunque abbia scelto una di queste opzioni per la propria abitazione conosce perfettamente i loro vantaggi. L’atmosfera è più accogliente, il pavimento è sempre caldo e morbido e i rumori sono attutiti.
Tappeti e moquette sono rivestimenti tessili. A differenza delle superfici lisce, come piastrelle, gres, cotto o parquet, accumulano sporco e polvere. Se parliamo di dimensione alberghiera, poi, la situazione si complica ancora.
Maggiore il traffico, maggiore lo sporco accumulato. Inoltre, molti degli ospiti di una struttura non prestano la dovuta attenzione ai pavimenti in moquette o ai tappeti, e questo significa pulizie extra per il personale alberghiero.
Ma vediamo più nello specifico quali sono le caratteristiche di questi elementi e i detergenti professionali più adatti per una pulizia profonda ed efficace.
Moquette, il pavimento tessile
In francese moquette significa proprio tappeto e, per estensione, tutti quei pavimenti fatti di tappeto. La differenza tra il tappeto e la moquette, infatti, è che il primo è un elemento mobile con una superficie delimitata che si posiziona sopra qualunque tipo di pavimento, mentre la moquette è essa stessa il pavimento, fatto appunto di tappeto.
I tappeti, lo sappiamo, sono nati in Turchia e si sono diffusi nella zona della Persia, dell’India e dell’Afghanistan. L’idea di rivestire completamente il pavimento con una superficie tessile - trasformando quindi il tappeto da semplice elemento posto sopra il pavimento a pavimento stesso - nasce proprio in quelle zone.
La necessità era quella di trattenere la polvere e limitare la sua sospensione nell’aria. E quale materiale può farlo meglio di uno pieno di fibre? E pensare che la caratteristica che un tempo era più apprezzata, oggi viene vista come la pecca principale!
La moquette, è innegabile, trattiene la polvere. Ma se mettiamo sui piatti della bilancia i pro e i contro di questa soluzione d’arredo, vedremo che i benefici sono di gran lunga superiori. E poi, pulirla non è affatto difficile, vedremo dopo quali sono i detergenti professionali più adatti.
Se pensiamo alle stanze con pavimento in moquette, probabilmente ci vengono in mente i paesi del Nord. La moquette, infatti, offre un ottimo isolamento termico e - soprattutto se i vani al di sotto non sono riscaldati - diventa un’assoluta priorità nei climi freddi.
Blocca il freddo e la dispersione di calore, limitando anche i consumi energetici. Inoltre, crea un’atmosfera piacevole e permette di camminare scalzi in qualunque periodo dell’anno.
Altra qualità essenziale, la fonoassorbenza. La moquette è il pavimento più silenzioso al mondo, per questo è la pavimentazione da interni che si trova più spesso negli alberghi di lusso.
Continuando la lista dei vantaggi, la moquette è antiscivolo e offre un’esperienza tattile estremamente piacevole. E come non parlare del valore estetico? Infiniti colori, fibre, filati, tessiture e tecniche di lavorazione diversa fanno sì che ogni singolo ambiente venga valorizzato e reso ancora più accogliente.
Veniamo agli svantaggi. Il problema principale, lo abbiamo già visto, riguarda la polvere. Stesso discorso per gli acari, responsabili di problemi respiratori e asma nei soggetti predisposti.
Altro problema, l’usura. A parità di traffico e calpestio, un pavimento in moquette si consumerà prima di uno in marmo e gres. Anche il parquet si usura facilmente ma può essere trattato o riverniciato. La moquette invece va completamente sostituita.
Attenzione, non stiamo dicendo che la moquette sia una pavimentazione poco conveniente o antigienica, ma solo che il suo trattamento richieda qualche accorgimento in più. Vediamo allora come fare.
Pulizia: strumenti e detergenti professionali
Pulire una moquette non è affatto difficile, tutto sta nell’avere i giusti attrezzi e i detergenti professionali più efficaci sul mercato.
Per rimuovere la polvere accumulata la prima cosa da fare è passare il battitappeto, un macchinario professionale dotato di una spazzola rotante più grande e più potente rispetto ai classici aspirapolvere.
Una volta eliminato lo sporco visibile, dobbiamo passare al lavaggio con la lavamoquette. Il principio è quello dell’iniezione-estrazione: si spruzzano, tramite getto a pressione, acqua e detergente tra le fibre per sciogliere lo sporco e quindi rimuoverlo tramite aspirazione.
Il detergente più indicato è quello a schiuma frenata, che pulisce in profondità senza lasciare residui. È perfetto per tutti i rivestimenti tessili, protegge le fibre e ravviva i colori.
Tappeti per ambienti confortevoli
Potremmo definire il tappeto come una porzione di moquette. Il principio, infatti, è esattamente lo stesso. Si tratta di rivestimenti tessili in fibra (naturale o sintetica) che richiedono specifiche attenzioni per la cura e la manutenzione.
Il tappeto, se di misura contenuta, ha il vantaggio di poter essere spostato e rimosso per le operazioni di pulizia. Soprattutto nel caso di tappeti molto sporchi, l’ideale sarebbe eliminare la polvere all’aperto per evitare che rimanga in sospensione nell’aria e si ridepositi sulle superfici.
Sicuramente, se esposto al sole e al vento, un tappeto lavato si asciuga prima. Consideriamo comunque che i macchinari professionali sono progettati per lasciare la minor quantità d’acqua possibile ed evitare ristagni e umidità.
Il discorso dell’aria aperta è utile, casomai, per tutti quei trattamenti più invasivi, come la rimozione di macchie ostinate o residui. In questi casi, serviranno prodotti più aggressivi. Perfetto, quindi, se evitiamo di applicarli negli ambienti chiusi.
Tappeti e moquette rendono accogliente e confortevole qualunque ambiente. La loro superficie irregolare e formata da un’infinità di fibre li rende i ricettacoli perfetti di polvere e acari, è vero, ma fortunatamente i macchinari e i detergenti professionali rendono la loro pulizia semplice ed efficace.